Zootecnia e smaltimento carcasse, on. Dipasquale (PD): “Costi troppo elevati, possibile soluzione alternativa”.
“Quello dello smaltimento delle carcasse per gli allevatori siciliani è un problema non da poco e le regole europee sono troppo restrittive. E’ necessario pensare a nuove soluzioni”.
Lo dichiara il parlamentare del Partito Democratico, on. Nello Dipasquale che, per il tramite del Sottosegretario Faraone, sta lavorando a una soluzione insieme ai tecnici del Ministero alla Salute.
“Al momento – spiega Dipasquale – le carcasse dei capi di bestiame vengono smaltite nei pochi inceneritori autorizzati in Sicilia, ma il Ministero della Salute ha emanato una direttiva che permette di operare in deroga con il sotterramento dell’animale morto direttamente in azienda, a patto che vi siano contemporaneamente due condizioni: che l’inceneritore più vicino si trovi a 100km di distanza e che nel comune di riferimento la popolazione animale sia inferiore al 10% della popolazione provinciale. Per gli allevatori dei comuni di Ragusa e Modica, dove si trova la maggior parte degli allevamenti siciliani, gli attuali costi di smaltimento sono troppo elevati, e sotterrare direttamente in azienda i capi da smaltire sarebbe la soluzione ideale. Purtroppo non si può agire in deroga perché l’unico parametro della direttiva ministeriale che viene soddisfatto è quello della distanza con l’impianto di incenerimento. Una soluzione per venire in contro alle necessità degli allevatori potrebbe essere quella di riaprire l’inceneritore che si trovava nel territorio di Ragusa, ampiamente utilizzato negli anni ‘90 e che funzionava con dei finanziamenti regionali. Ma, nelle more, dovrebbe essere possibile interrare le carcasse operando, scusate il gioco di parole, in deroga alla deroga stessa”.
“Per questo motivo – dichiara ancora il parlamentare del PD – ho chiesto al Sottosegretario alla Salute, on. Davide Faraone, di accogliere le istanze provenienti dal settore zootecnico siciliano, ragusano in particolare, e verificare la possibilità di modificare la direttiva nazionale in modo che possa essere preso in considerazione un solo parametro dei due presenti. Per gli allevatori della provincia di Ragusa, infatti, avere la possibilità di smaltire in proprio le carcasse degli animali, perché troppo distante l’inceneritore autorizzato, rappresenterebbe un aiuto concreto”.
“Il Sottosegretario Faraone – conclude Dipasquale – mi ha informato che già dalla prossima settimana i tecnici del Ministero saranno in grado di mettere nero su bianco questa soluzione, così come è stato per il problema della movimentazione dei bovini nei focolai di Blue Tongue che, sempre con l’intervento dell’esponente del Governo nazionale, dopo 15 anni, siamo riusciti a portare al termine”.